Tutti ci riteniamo sensibili, con il cuore d’oro, empatici, e poi c’è una grandissima, immensa difficoltà nello stare in contatto con le proprie emozioni profonde.
Ieri, ho trovato questa parola “Anedonìa” che è riferita a quando perdiamo il piacere di vivere: tale perdita viene dall’incapacità di elaborare la sofferenza.
Questa parola è l’anticamera della depressione che, a sua volta, è il sistema di difesa
che il n ostro cervello elabora quando ha a che fare con emozioni dolorose profonde.
Si genera una sconnessione totale, che ne gli anziani, ad esempio, apre la porta a
demenza senile, alzheimer, etc.
Oggi vi invito ad accogliere . . . siamo nel femminile più femminile che esiste . . .
quindi ad accettare tutte le emozioni che vi arrivano . . . perché quando si rifiutano le
emozioni, o le si negano o si rinnegano, si finisce per ammalarsi, per sconnettersi con
il Mondo; si perde la voglia di vivere. La vita non è sempre facile, si sa, ma è necessario fare uno sforzo per rimanere in contatto con le proprie emozioni.
Tarika Di Maggio
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